Leadership
Dalla visione al risultato
I nostri percorsi formativi manageriali ti forniranno le human skills necessarie oggi per la tua leadership: ti allenerai a ispirare, emozionare, motivare le persone.
La formazione manageriale ti porterà a “pensare il futuro”, imprimere cambiamenti, stimolare idee e innovazione, sfidare le abitudini con l’atteggiamento del “pioniere”.
Leadership efficace
La leadership che realizza ed emoziona: dare obiettivi, motivare, ottenere risultati, ispirare con la visione di un nuovo sogno da realizzare, una nuova storia da scrivere, nuove avventure a cui partecipare. Dedicare energie e risorse a “pensare il futuro” e anticiparlo, elaborare diverse soluzioni, strategie, processi, sostenerli con determinazione e attuarli con fiducia.
Guidare nel rispetto di un sistema valoriale definito e condiviso; avere la coerenza di essere il primo a fare quello che si chiede di fare. Mobilitare energia ed entusiasmo per contribuire a mantenere positivo il clima di lavoro. Rafforzare la propria e altrui resilienza: lo stress come risorsa di energia.
Rendere l’azienda un “bel posto dove lavorare”. Essere attrattivi per i nuovi potenziali collaboratori. Evitare i comportamenti “tossici” che “ammalano” le aziende (narcisismo, prevaricazione, mancanza di rispetto e ascolto, intrighi, lusinghe, inganni). Imprimere cambiamenti. Stimolare idee e innovazione; sfidare le abitudini con l’atteggiamento del “pioniere”. Sviluppare la consapevolezza che la leadership è innanzi tutto la capacità di “nutrirsi” del dissenso non solo tollerarlo. Ascoltare, analizzare con obiettività, ottenere condivisione e responsabilità.
Motivare e valorizzare
Costruire, affidare, condividere obiettivi “eccitanti”.
Essere incontentabile: celebrare un risultato ottenuto, ma saper anche pretendere di più, “alzare l’asticella” costantemente. Assumersi la responsabilità di addestrare il proprio team, delegando attività di crescente impegno ad ognuno. Pretendere concretezza da sé e agli altri: pensare per obiettivi e parlare per azioni. Farsi carico anche di obiettivi, decisioni, cambiamenti che non si erano inizialmente approvati, con responsabilità e lealtà per l’azienda. Individuare i talenti, metterli alla prova e valorizzarli con metodo e ispirare talenti che le persone non sanno di avere. Riconoscere, apprezzare, esplorare e rilanciare le migliori pratiche. Saper osservare i comportamenti e dare feedback puntuali con coraggio e trasparenza.
Intervenire in modo efficace sui comportamenti devianti da regole e valori definiti e condivisi. Riconquistare i meno motivati e appartenenti, rinnovando fiducia, rispetto, lealtà e identificando interessi comuni. Rendere le riunioni più efficaci (ottenere risultati), più brevi (sintesi, risparmio tempo), più coinvolgenti (condivisione, partecipazione), più concrete (chi fa cosa come quando), più creative (soluzioni innovative).
Time management
Saper pianificare la propria azione: preparazione, tempestività di intervento, individuazione delle priorità, impiego produttivo del tempo in funzione del valore del risultato da ottenere (rapporto costo/beneficio), obiettivi concreti e misurabili, piano d’azione.
Saper predisporre un modello di comunicazione persuasiva efficace nel diversi gradi di sollecito, per guidare positivamente la propria azione, evitando conflitti inutili e perdite di tempo. Saper essere duri nel merito, morbidi verso le persone; coniugare consapevolmente la flessibilità e l’empatia con la fermezza e la combattività.
Riuscire a costruire e mantenere, pur trattando il fatto in sé con determinazione, un buon rapporto personale. La gestione delle obiezioni, scuse e giustificazioni dell’interlocutore. Mantenere un atteggiamento razionale. La gestione delle proprie personali ansie e timori nell’affrontare interlocutori aggressivi o palesemente seccati, mantenendo fermezza nel tenere il cliente “sotto pressione”. Saper trasmettere con la propria comunicazione un’immagine di qualità di sé e dell’Azienda.
Problem solving
Adottare un atteggiamento mentale da “pensatore e cacciatore di opportunità”: positivo, sicuro e vincente, anziché preoccupato, rassegnato e frettoloso.
Saper individuare il problema al di là dei filtri mentali che ci fanno vedere ciò che sappiamo già o ciò che desideriamo, sapendo cogliere le interconnessioni che a molti possono sfuggire.
L’efficacia nei processi decisionali in equilibrio tra rapidità e profondità.
La lucidità e concentrazione nell’analisi del problema: cause, motivi, dimensioni, connessioni.
La creatività nella ricerca della soluzione: il coraggio dell’utopia per superare le precedenti esperienze passate e i preconcetti.
Affrontare efficacemente un processo decisionale in team.
Vendere una decisone: criteri, opportunità, motivazioni.
Change management
La propensione al cambiamento e la responsabilità nel proporlo e attuarlo: coltivare il desiderio di contribuire e fare la differenza.
I comportamenti proattivi verso sé stessi e gli altri. Assumersi la responsabilità di affrontare le situazioni, avendo il coraggio di agire in prima persona, anziché lamentarsi o aspettare che altri decidano di agire.
Perseguire l’eccellenza come abitudine e non sporadica prestazione: mantenersi costantemente tesi al miglioramento e all’apprendimento.
Coltivare l’immaginazione positiva, superando la comodità delle abitudini e del proprio confort, i pregiudizi del “nonsipuotismo”, il pessimismo, la rassegnazione: mantenersi propensi a “sognare”.
Favorire la disponibilità al cambiamento proprio e altrui, superando le limitazioni dei pregiudizi, dei timori, dell’abitudine e della routine (zona di confort).
Saper influire a 360°, verso collaboratori, colleghi anche di altre funzioni, superiori, per essere un costante agente/motore di innovazione. Stimolare la creatività per affrontare situazioni nuove, risolvere vecchi problemi, saper vedere, cogliere e far cogliere il maggior numero di opportunità.
Sviluppare maggiore iniziativa e propositività trasformando ogni problema reale o potenziale in una ipotesi di soluzione.
Mettere in discussione lo stato attuale, anche se comodo, ma inadeguato, ed elaborare soluzioni/idee/suggerimenti/proposte concrete e migliorative.
Selezionare e reclutare
Farsi un’immagine precisa del tipo di persona che si ricerca e perché.
Saper osservare ed ascoltare durante i colloqui di selezione: calibrare lo stile di comunicazione del candidato anche per valutarne la “congruenza” e veridicità.
Condurre la selezione senza condizionamenti o inquinamenti emozionali soggettivi.
Sapersi attenere il più possibile agli elementi oggettivi che emergono nel colloquio superando la proiezione e i pregiudizi.
La conduzione del colloquio di selezione: come creare un clima collaborativo per ottenere informazioni veritiere e complete, saper condurre un’intervista efficace.
Presentare l’Azienda e la Funzione proposta in modo completo e appetibile.
Saper scegliere tra diversi candidati, dopo averli intervistati, quelli da riconvocare e arrivare alla decisione finale lasciando una buona immagine dell’Azienda anche in caso di risposta negativa.