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Insegnare ai collaboratori il potere del NO


Nel prossimo secolo,i leader saranno coloro che sono capaci di dare potere agli altri.
Bill GatesLa tragedia di una vita priva di potere si estende a tutti gli aspetti lavorativi.
A meno che non si faccia qualcosa per cambiare. Tina viene a rapporto da te e, tra le altre cose, ti dice che è stressata e non riesce a fare tutto quello che dovrebbe. Dopo un lungo discorso sulla sua vita lavorativa, risulta chiaro che Tina non ha obiettivi, progetti o responsabilità. Non fa meraviglia, allora, che la gente si senta libera di sprecare il suo tempo. Persone che non hanno alcuna importanza per Tina le risucchiano tutto il tempo e lei non può dire loro di “no” soltanto perché non ha detto di sì a qualcos’altro. Allora le parli. Il valore più grande della pianificazione e dell’individuazione degli obiettivi consiste nel fatto che ti creano una vita tua da vivere. Ti restituiscono il controllo. Ti permettono di concentrarti su quello che è più importante per te e quindi non ti ritrovi più a cantare tutta la settimana la famosa canzone del musical Oklahoma, che dice: “Sono solo una ragazza che non sa dire NO”. Inizi a cantarle la canzone e lei ti supplica di smettere. “Va bene, come faccio a ribaltare la situazione?” Ti chiede. “Come faccio a imparare a dire “NO”?” Poniti le seguenti domande: “Quali obiettivi sono più importanti per me? E quanto tempo impiego a realizzarli? Quali sono le persone più importanti per me? E quanto tempo dedico loro?” Diverse persone, in campo aziendale, si lamentano con noi di provare lo stesso tipo di confusione nelle vita. E’ come se fossero consumate da una miriade di piccole distrazioni e riferiscono di essere costantemente prosciugate dalle richieste di altre persone, che tutto il giorno fanno capolino nel loro ufficio domandando: “Hai un minuto? Hai un minuto?” Sbatti la porta in faccia a queste persone che continuano a farti vivere una vita in cui non sei riuscito a imparare a dire “NO”. Quando l’avrai imparato, insegnalo anche ai tuoi collaboratori. Fallo diventare un atteggiamento degno di rispetto. La possibilità dei tuoi collaboratori di concentrarsi sul lavoro dipende dalla loro voglia di esercitare un muscolo poco utilizzato, che noi chiamiamo il muscolo del NO. Se non lo usano mai, non funzionerà quando serve: sarà troppo debole. Qualsiasi richiesta da parte di un collega o di un parente li distoglierà dal compito che hai affidato loro. La chiave per insegnare ai tuoi collaboratori a sviluppare il muscolo del NO sta nello sviluppare prima il muscolo del SI. Se diranno si alle cose che per loro sono importanti, dire NO a quelle non importanti diventerà sempre più facile. Aiutali a esprimere quello che vogliono, fai in modo che lo dicano ad alta voce. “Tina, devi sapere quello che vuoi e devi saperlo prima, così avrai la possibilità di ottenerlo. Rifletti in anticipo su quello che vorresti dalla tua carriera e potrai averlo. E’ facile dire NO a qualcosa se hai già detto SI a qualcosa di meglio”.

Steve Chandler e Scott Richardson
da “100 regole per motivare gli altri”

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