Si dice fosse inciso su di un’antica lapide: se la saggezza consistesse nell’avere la verità certa, meglio allora sarebbe rimanere stupidi.
Il bene prezioso del sapere di poter scegliere, non nasce certo dalle sicurezze di una qualsiasi verità acquisita: è il bene interiore del sentire la propria vita che si svolge, senza rimpianti e senza aspettative; è la capacità di creare la propria realtà con soddisfazione e con grande riguardo per chi condivide con noi il cammino; è la percezione chiara e non arrogante del conoscere e del comprendere; è, come diceva un antico maestro, vivere la propria vita non come un problema, ma come un mistero. L’uomo incosciente di sé vuole la verità, vuole certezze e sicurezze. Coloro che cominciano a vedersi si rendono presto conto che la verità, le certezze e le sicurezze sono in divenire, fanno parte del processo del cambiamento, ed hanno memoria di questo.
Sfrutta questa memoria per accettare che, di volta in volta, la verità può cambiare e che ciò che era certo ieri potrebbe essere incerto oggi. L’intelligenza è la facoltà meravigliosa che abbiamo in divenire: essa va coltivata in questo processo di cambiamenti, in modo da renderla elastica, duttile e adatta alla realtà oggettiva.
Sauro Tronconi
da “Essere consapevoli”