Vincitore al Torino Film Festival del premio Cipputi destinato a un’opera sul mondo del lavoro, è un film eccezionalmente intelligente che analizza le varianti contemporanee della lotta di classe e del legame padre-figlio. Nella fabbrica dove il padre ha sempre lavorato, il figlio arriva per uno stage a livello direttivo e per appagare le ambizioni paterne di ascesa sociale finisce per lasciarsi usare dalla proprietà. Sono approfonditi i rapporti personali con un’attenzione non comune.
di Lietta Tornabuoni La Stampa