Il gruppo è qualcosa di più o, per meglio dire, qualcosa di diverso dalla somma dei suoi membri: ha una struttura propria, fini peculiari e relazioni particolari con gli altri gruppi.
La squadra è “un gruppo nel quale gli individui hanno obiettivi comuni e nel quale il lavoro e le competenze di ogni membro si incastrano in quelle dell’altro come in un puzzle senza distorsioni ed insieme producono un modello di livello superiore”.
Nessuno è perfetto, ma una squadra affiatata ha maggiori probabilità di successo nel tendere al raggiungimento dell’eccellenza.
In un recente film di Oliver STONE, “Ogni maledetta domenica”, Al Pacino veste i panni di “coach” di una squadra di football americano.
Il suo problema è quello di evitare che il capitano della squadra, il quarter-back, convinto di essere molto abile, faccia la “prima donna” correndo il rischio di isolarsi dalla squadra.
Le cose cambiano rapidamente quando i “colossi” della squadra, quelli che dovrebbero difendere il quarter-back mentre va a “meta”, decidono di non proteggerlo più dagli avversari. Solo allora il quel quarter-back si rende conto, a sue spese, che senza il resto della squadra la sua velocità e abilità nel lanciare è del tutto vanificata.
Quali sono i vantaggi del saper lavorare in “team”?
Cosa vuol dire lavorare in “team”?
Cosa ci aiuta a stare insieme?
Il punto di vista degli altri è sempre sbagliato solo perché è diverso dal nostro?
Vale la pena ascoltare le opinioni degli altri per trovarvi opportunità di crescita?
Quanto è importante fidarsi e collaborare con gli altri componenti del nostro team?
Pensiamo di possedere tutte le competenze o sentiamo il bisogno di attingere anche da quelle degli altri?
Premesso che la competitività dipende in gran parte dalla capacità di produrre velocemente nuove idee; esprimerà più idee il singolo o un team di persone affiatate coinvolte emotivamente?
“Nessuno di noi è intelligente come tutti noi insieme”
(proverbio giapponese)
Gli elementi del “TEAM”
COESIONE:
un gruppo è coeso quando lavora come se fosse una singola unità, quando c’è una “vision” forte e condivisa che nasce dalla testa e dal cuore dei membri del team, quando c’è un elevato senso di appartenenza e il sostegno vicendevole tra le persone.
ATMOSFERA, CLIMA, MORALE:
questa è una cosa più facile da sentire che da descrivere.
Per l’atmosfera ed il clima, si adottano comportamenti che vanno nella direzione di poter usare aggettivi del tipo “amichevole, rilassato, informale, caldo, propositivo, produttivo”.
Il morale, molto legato al clima e all’atmosfera, può essere mantenuto alto solo se i componenti del team sono in sintonia sugli obbiettivi a lungo termine (vision) e non si scoraggiano di fronte al mancato raggiungimento degli obiettivi intermedi. Non è necessario vincere tutte le partite per vincere il Campionato.
“Il vincente è colui che sa cosa fare quando perde”
L’INTELLIGENZA EMOTIVA (da “Lavorare con Intelligenza Emotiva” di Daniel Goleman):
i componenti di un team vincente devono avere le seguenti capacità:
” la capacità di apprendere ed imparare sul lavoro
” la capacità di ascoltare e comunicare con empatia e consapevolezza;
” la capacità di adattarsi e di reagire in modo creativo a insuccessi e ostacoli;
” il dominio di sé, la fiducia e la motivazione personali necessari per lavorare verso gli obiettivi;
” il desiderio di sviluppare l’orgoglio per i risultati raggiunti;
” l’efficacia nelle relazioni interpersonali e l’abilità di negoziare in caso di disaccordo;
” le capacità di organizzare, il desiderio di dare il proprio contributo e le potenzialità per assumere la leadership.
MODELLI
Dopo che un team ha lavorato unito per un certo periodo, si stabiliscono, oltre al nome, anche dei modelli di riferimento che includono quantità e qualità implicitamente o esplicitamente accettati come standard.
Ogni attività del team viene commisurata al modello e giudicata positivamente o migliorabile, secondo il risultato del confronto.
L’ottica e quella del “miglioramento continuo” ove è essenziale il contributo intellettuale ed emotivo di tutti i componenti del team.
La capacità delle organizzazioni di apprendere è l’unico vantaggio competitivo realmente difendibile.
Da “La quinta Disciplina” di Peter M. SENGE