Il libro applica gli strumenti del musicista jazz, improvvisatore, al tema della leadership, sfruttando la ricchezza della metafora per capire la natura delle attività allinterno delle organizzazioni.
Il moderno contesto lavorativo non può più fare affidamento sul direttore dorchestra come modello di management, con tante persone che giocano lo stesso ruolo e un solo leader in piedi davanti a loro. I gruppi jazz sono invece di fatto progettati per linnovazione: le loro caratteristiche possono dunque essere applicate alle organizzazioni che vogliano continuamente rinnovarsi. Intensità della comunicazione, disponibilità a disimparare, velocità istantanea delle decisioni, capacità di prendersi dei rischi e sperimentare, un grado di competenza e autonomia che permette una composizione spontanea e brillante: di questo è fatto il nuovo mondo.
In cui è ammesso dire sì al disordine apparente dellimprovvisazione, in termini di impegno e ideazione strategica. Da un esperto musicista jazz oltre che consulente dimpresa, consigli e suggerimenti (sistematizzati in sette principi chiave) per aiutare team e organizzazioni a essere innovatori e non replicanti, in un contesto che accanto ai leader valorizza i gregari.
Libro consigliato per la formazione aziendale