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Lui ascoltava


Qual’era il segreto del suo fascino? Forse sono riuscito a capirlo soltanto anni dopo. Nonno era dotato di una qualità quasi irreperibile negli uomini, una virtù straordinaria che forse è per le donne più sensuale di qualunque altra cosa: lui ascoltava.

Non faceva finta di ascoltare per buona educazione, aspettando con impazienza che lei finisse e tacesse, finalmente.
Non carpiva le frasi della sua interlocutrice per terminarle bruscamente al posto di lei.
Non la interrompeva e non saltava dentro il suo discorso per arrivare al dunque e passare oltre.
Non lasciava che lei parlasse al vento mentre lui pensava che cosa risponderle quando avesse finalmente finito.
Non fingeva di interessarsi o divertirsi, si interessava e si divertiva davvero. Insomma: era un infaticabile curioso.
Niente insofferenza. Niente manovre per portare la conversazione dai futili argomenti di lei a quelli cruciali di lui.
Anzi: adorava gli argomenti di lei. Gli piaceva proprio aspettare lei, non le metteva mai fretta se lei aveva bisogno di tempo, e assaporava tutti i suoi arzigogoli.
Sempre con calma. Mai correre. Aspettava che lei finisse, e anche quando aveva finito non si buttava ne si precipitava, amava ancora aspettarla.
Forse c’è ancora qualcosa da aggiungere? Un piccolo risvolto?
Amava lasciarsi prendere per mano e farsi condurre nei posti di lei, al ritmo di lei.
Amava accompagnarla come il flauto con la melodia.
Amava conoscerla.
Amava capire. Sapere.
Amava scendere in lei fino alla soglia della consapevolezza, e fors’anche un poco oltre.
Amava dedicarsi, dedicarsi lo appagava più che godersi la devozione.
(…) loro parlavano e parlavano fino allo spasimo, parlavano anche delle cose più intime, segrete e delicate, e lui ascoltava con sapienza, dolcezza, empatia e generosità.
No, non propriamente con generosità, piuttosto con soddisfazione e con sentimento. (…….)
E con grazia: senza fare calcoli. Senza prendersi la sua parte.
Senza mai avere fretta. Amava perdersi e non rincorreva il piacere.

Amos Oz
da “Una storia di amore e di tenebra”

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