Sulle rive del Grande Fiume, un vecchio uomo possedeva molte terre e aveva numerose persone che le coltivavano per lui. Un giorno, dopo che la persona che si occupava di osservare i tempi dei raccolti e delle semine e di badare agli uomini che lavoravano, se ne era andata per sempre, decise di trovare un sostituto, qualcuno che avesse responsabilità piena di tutto quello che succedeva nelle sue terre. E così sparse voce, in modo che tutti gli uomini capaci si presentarono a lui.
Dopo alcuni giorni, arrivarono nella sua casa tre uomini.
Essi si aspettavano di essere messi alla prova per vedere come conoscevano terreno, acqua, semi, piante, uomini che lavorano la terra. Pertanto, furono molto sorpresi quando il vecchio li invitò semplicemente dentro casa e disse loro: Mangiate con me. Finito di mangiare chiesero: Ma non vuoi vedere e sapere di cosa siamo capaci?.
No, non importa disse il vecchio. Lunica cosa che vi chiedo è di rimanere miei ospiti per una settimana; solo unora della vostra giornata sarà dedicata ai lavori che io vi dirò; per il resto, in questo periodo, bevete, mangiate e godete della vita, ospiti miei.
E così fu fatto: la sera cenarono, bevvero, andarono a letto e la mattina dopo, quando si alzarono il vecchio disse loro: Questa mattina dovete semplicemente portare acqua alle stalle. I tre uomini rimasero stupiti per un compito così semplice.
Il primo prese i due secchi più grandi che cerano, li riempì fino allorlo e, con tutto lo sforzo possibile, li portò alle stalle facendo unimmensa fatica.
Il secondo prese due secchi non altrettanto pesanti, li riempì di corsa e cominciò velocemente a fare la spola fra la fonte e la stalla.
Il terzo prese un lungo bastone, con calma vi legò due grandi secchi alle estremità, li riempì e li portò alla stalla e, tranquillamente, ritornò a riempire altri due riportandoli alla stalla, il tutto senza sprecare un goccio dacqua e con lieve fatica.
Per il resto della giornata, riposarono e si cibarono abbondantemente. Il giorno dopo, mentre speravano in un compito che mettesse veramente alla prova le loro capacità, il vecchio diede loro il compito di pulire i granai allinterno, perché stava per arrivare il grano nuovo da mettervi.
Ognuno di loro doveva pulire un granaio diverso.
Il primo prese un enorme sacco, una scopa grande e iniziò a pulire con tutta la foga che aveva, sollevando tanta polvere da farne uscire copiosamente dal granaio.
Il secondo prese dei panni bagnati, li mise sulla polvere, cercò in tutti i modi di abbassare la polvere e poi riempì i sacchi.
Il terzo, molto semplicemente, prese due legni, costruì un attrezzo e pulì il granaio, strisciando la pala di legno a terra senza sforzo, senza sollevare polvere e senza far rumore.
Alla sera si ritrovarono nella casa e il vecchio proprietario disse: Ho visto abbastanza. Guardò gli uomini e scelse il terzo. I primi due si lamentarono:
ma noi abbiamo fatto velocemente, noi abbiamo
. Egli li interruppe, dicendo: Calmi, non dico che per voi non ci sia un posto qui, cè sempre un posto per uomini che hanno volontà, ma ricordate: la via non sta nel sollevare la polvere o nel fare le cose in fretta. La via è semplicemente agire nel modo dovuto e, anche se questo può apparire un modo lento, è un modo che acquista valore nel tempo. Anche se questuomo sembra portare meno acqua o impiegare troppo tempo per pulire il granaio, è colui che, in realtà, porta più acqua e pulisce meglio il granaio. Ricordate, giovani, non è colui che si muove in maniera più caotica quello che lavora di più.
E così la decisione fu presa.
Sauro Tronconi
da I racconti del grande fiume